Il Giardino e il Biolago
L’aspetto odierno della Masseria Gianferrante si deve alla visione del paesaggista Filippo Piva. Una visione organica, dove l’orto, i giardini e il biolago sono un tutt’uno armonico racchiuso dalle antiche mura.
Rilassarsi nel Biolago
Il biolago è un’oasi immersa nel verde, dove l’acqua e le piante raggiungono insieme una perfetta armonia con il resto del paesaggio.
Si può fare il bagno nelle acque rese dolci dalla depurazione attraverso le piante acquatiche e uno specifico sistema tecnico, senza uso di prodotti chimici come il cloro.
Ci si può fermare sotto il pergolato per godere del fresco e della visione di uno specchio d’acqua, pieno di ninfee ed altre piante acquatiche.
Il Giardino degli Elementi
Una prima cinta di alti muri a secco racchiude la prima corte della masseria che si sviluppa tutto intorno alla torre di avvistamento, dove il tema del giardino rigoglioso e lussureggiante viene custodito come all’interno di un prezioso scrigno di pietra che non si lascia percepire dall’esterno, come in alcuni giardini arabi, piccoli paradisi sulla terra.
I quattro giardini che costituiscono la corte interna della masseria sviluppano il loro rapporto con gli Elementi e da questi ultimi prendono le caratteristiche:
Giardino dell'Aria
Giardino del Fuoco
Giardino dell'Acqua
Giardino della Terra
L’Agrumeto e il Frutteto
L’agrumeto - dove crescono rigogliosi limoni, aranci amari e dolci, cedri, chinotti, bergamotti, kumquat, mandarini - contorna le stanze degli ospiti.
Il percorso che attraversa l’agrumeto è completamente pergolato, ricoperto dalle fronde dei gelsomini (Jasminum officinale) e dei solanum (Solanumjasminoides), invitando a piacevoli soste all’ombra, immersi nei profumi degli agrumi e del gelsomino.
Anche il frutteto è ricco di varietà diverse e tradizionali, come la mela di San Giovanni, l’albicocca di Galatina, la ciliegia Ferrovia, la “fica casciteddha”, mandorli, pesche tabacchine, nespoli, gelsi e cachi, per offrire frutta fresca dalla primavera all’autunno.
L’Orto
Anche l’Orto è stato concepito come un giardino, sempre diverso, a seconda delle stagioni.Racconta il paesaggista Filippo Piva:
attraversando un'antica porta riaperta nella prima cerchia muraria della masseria fortificata, si entra in questa grande stanza all’aperto, posta tra la recinzione in pietra a secco del vecchio ovile e l’agrumeto, dove è stato realizzato l’orto.
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Fitodepurazione
Il ciclo virtuoso dell’acqua
A coronamento di questo progetto di sostenibilità agricola e turistica, tutte le acque reflue prodotte dall’agriturismo vengono depurate tramite un impianto di fitodepurazione (Impianto a flusso verticale sub- superficiale), che permette il recupero di gran parte delle acque di utilizzo civile per l’irrigazione del giardino, creando un ciclo chiuso virtuoso per il risparmio idrico.
L’impianto di fitodepurazione accoglie sulla sua superficie una ricca varietà di piante che cambiano a seconda delle stagioni.
Più di mille parole, valgono le immagini del Documentario realizzato da Peter Podjavorsek (ARTE’) sulla Masseria Gianferrante.
Yvonne e Antonio raccontano, passeggiando tra i giardini e l’orto, la visione del progetto di verde del paesaggista Filippo Piva
CREDITS:
Un film di PETER PODJAVORSEK
Con la collaborazione di SYLVIA KLEMEN
Riprese di OLIVER GURR
Suoni di ZORA BUTZBE
Montaggio di PETER KLUMM
Musica di SIBYLLE BOECKH
Produttore CLAUS WISCHMANN
Redazione PETER ALLENBACHER (ZDH) - FRANK AYDT (SERVUS TV)
Una produzione HEIDEFILM
in coproduzione SERVUS TV
e in collaborazione con ARTE'