La Storia della Masseria
Fra le diverse tipologie di masserie (il cui termine deriva da massa come insieme di fondi o blocco di fabbricati rurali) le più antiche sono quelle che hanno inglobato al loro interno torri a base quadrata, le quali, situate a poca distanza dalla costa rappresentavano dei veri e propri presidi militari contro l’attacco dei Saraceni.
Tale tipologia di masseria viene quindi definita come fortificata proprio perché caratterizzata, inizialmente, dalla funzione difensiva. Una volta perduta la loro funzione di origine sono poi diventate centro delle diverse attività agricole della zona. Nella Platea dei beni conventuali delle Benedettine di Ugento del 1671 veniva chiamata Cianferante.
I prospetti est e nord sono molto belli, arricchiti da una serie di eleganti mensole sovrastate da cornice: le caditoie, interrompendo la serie delle mensole, creano un simpatico effetto visivo. Cesare D’Aquino e Pierluigi Bolognini Masserie del Salento, Capone Editore
Il Restauro
I lavori hanno interessato soprattutto la Torre del XII secolo, oggetto di un profondo restauro di tipo conservativo. In special modo sulle facciate esterne, mensole, caditoie, cornicioni, modiglioni così come l'interno, con il recupero del vecchio basolato, del canale e della cisterna di raccolta delle acque piovane.
I lavori di restauro delle facciate esterne della Torre si possono così sintetizzare:
- revisione generale consistente nella ispezione dello stato di conservazione dei conci ed eliminazione di tutti gli elementi “estranei” alla pietra, adottando ogni accorgimento atto a salvaguardare l’integrità dei conci;
- stilatura sottile dei giunti fra i conci e consolidamento delle alveolizzazioni, effettuata con un impasto del tutto simile alla pietra per preservare il cromatismo naturale;
- cuci e scuci nelle parti particolarmente erose o dove, con una ristrutturazione degli anni ’80, queste erosioni erano state intonacate con modalità e materiali non idonei;
- ricostruzione di un tratto del cornicione, del lato est, sostituito con un concio di tufo e ricostruzione, in un caso parziale e nell’altro totale, di due modiglioni sempre del lato est.
- consolidamento del modiglione posto nell’angolo est-nord con l’utilizzo di perni e resina.